Introversa per natura ho sempre sentito l’esigenza di trovare una qualche forma di espressione che mi mettesse in relazione prima di tutto con me stessa.

Per anni lo ho fatto attraverso la scrittura che è sempre rimasta un fatto privato fra questa e me ma, quando è sopraggiunto un forte impulso a creare, le parole non erano più il mezzo che cercavo.

 

È stato allora, nel 2018, che ho proseguito quel dialogo interiore con tele e colori, strumenti per me assolutamente nuovi ma che mi permettevano di far fluire, dandogli una qualche forma, quel brulicante sentire.

 

C. G. Jung disse che “La vita non viene dalle cose ma da noi. Tutto ciò che accade fuori è già accaduto.”

Ecco, attraverso l’arte io mi scosto da ciò che è già accaduto ponendo attenzione alla vita dentro.

Quando l’Essere che ci abita non è riconducibile all’immagine che ci rimanda lo specchio allora possiamo ritrovarlo nell’arte. Io trovo che l’arte dia un senso a ciò che va attraverso ciò che resta e ciò che resta per me sono vibrazioni, connessioni, relazioni, palpiti.

 

L’introversione può creare grandi distanze tra sé ed il resto del mondo, attraverso la pittura io ho potuto accorciare tali distanze creando una connessione tra le mie opere e chi si ferma ad osservarle, una connessione tra me e voi.

Attraverso il colore e le mie rappresentazioni non faccio che sperimentare e scoprire come l’invisibile si presenterà sulla tela. La mia ricerca parte anche da qui per arrivare dove non è dato sapere, non credo di cercare precise destinazioni ma sempre nuove strade da percorrere.

 

Grazie di essere passati per queste pagine, Debora Murgia.